mercoledì 31 maggio 2023

Centrale di “Qualtra” - "ATTENZIONE" la conferenza dei servizi è alle porte : 15 giugno 2023

 La Regione Toscana ha recentemente indetto per il 15 giugno alle ore 10:00 la conferenza di servizi decisoria per il conferimento della concessione di coltivazione di risorsa geotermica denominata “Qualtra”.

La convocazione, pubblicata sul sito regionale e inviata ai comuni interessati dal progetto (Casole d’Elsa, Radicondoli e Castelnuovo Val di Cecina), comporta un’importante attività da parte delle amministrazioni del territorio che parteciperanno all’evento sfruttando anche la possibilità di depositare anticipatamente documenti utili alla difesa dei propri interessi.

Si tratta di un passaggio previsto che non può correggere l’approvazione che il progetto ha da tempo ricevuto, ma può cercare di limitarne gli effetti dannosi sul territorio, anche in modo significativo.

Così il comitato “Montecastelli viva”, in linea con l’impegno da tempo assunto nei confronti di chi ha con generosità sostenuto la battaglia di difesa del territorio, farà la sua parte inviando osservazioni all’indirizzo di posta certificata: regionetoscana@postacert.toscana.it

E richiedere tutele per una popolazione che rischia di esporsi ad un pericoloso aumento della sismicità, esigere che i lavori siano eseguiti secondo le prescrizioni ante operam e ottenere una perizia tecnica sullo stato dei nostri immobili, sono buoni motivi per non smettere di fare la nostra parte!

C’è tempo fino alle 48 ore precedenti la convocazione per far sentire la nostra voce e dimostrare che siamo ancora qui!

Per maggiori dettagli scarica da qui la comunicazione ufficiale della Regione Toscana.

sabato 26 febbraio 2022

Le nuove centrali: PROGETTO QUALTRA E NON SOLO

 Dobbiamo tornare ad informarvi sugli sviluppi dei progetti geotermici che interessano il nostro piccolo territorio. Mentre il progetto ministeriale cosiddetto “Castelnuovo” dorme nel ministero della transizione ecologica in attesa di un ultimo passo formale che ne autorizzi la realizzazione, ci sono delle novità che invece riguardano il progetto regionale cosiddetto Qualtra.

Abbiamo saputo che la Regione ha ripreso in mano questo progetto per la realizzazione di una centrale geotermica da 10 MW per arrivare al permesso di costruire. Ci sarà a breve una riunione (detta “conferenza dei servizi”) a cui i vari uffici della Regione e il Comune di Castelnuovo parteciperanno per autorizzare la costruzione della centrale di Magma. Noi cittadini da queste ultime fasi siamo esclusi. Il sindaco Ferrini, che abbiamo incontrato, ci ha rassicurato che in quel contesto cercherà di ottenere tutte le possibili garanzie da parte di Magma che i lavori si svolgano secondo le prescrizioni richieste e in più che la società si impegni insieme al comune ad effettuare un sopralluogo certificato sullo stato degli immobili presenti nell’area, allo scopo di avere un quadro che registri la situazione attuale prima che le perforazioni e la messa in funzione della centrale possano provocare danni per terremoti indotti.

Alla conferenza dei servizi sarà presente anche il Comune di Radicondoli che, anche se non direttamente interessato dalla costruzione della centrale di Qualtra, lo è invece per quanto riguarda i possibili sviluppi di questo esperimento su una concessione di coltivazione che occupa ben diciassette kmq del suo territorio. Sembra infatti che in questa concessione di coltivazione che comprende i territori di Castelnuovo e Radicondoli per un totale di 27 kmq, Magma abbia intenzione (ovviamente in caso di successo nel reperimento delle risorse e nell’esercizio di una centrale sperimentale a reiniezione totale) di perforare altri pozzi e di costruire altre centrali. Se poi si aggiungono le altre due concessioni ministeriali (quella della centrale pilota Castelnuovo, sotto Montecastelli, e quella di Lucignano, sotto Radicondoli) che sono (guarda caso) proprio adiacenti alla concessione Magma, si può ben capire come anche Radicondoli sia interessato a partecipare e controllare gli sviluppi di Qualtra.

Dunque, se la centrale di Qualtra dovesse davvero funzionare e, prima ancora, se davvero le simulazioni che Magma ha fatto sul campo geotermico si rivelassero attendibili, ci ritroveremmo ad avere un’area di industria geotermica di una quarantina di kmq lì dove c’erano boschi, campi, fiumi e torrenti e un borgo medievale, anzi due, che tentano di rinascere.

progetto qualtra

Appare fin troppo evidente quanto da sempre il comitato ha sostenuto: la valutazione di impatto ambientale avrebbe dovuto tenere conto del contesto reale in cui si andava inserendo il progetto di Qualtra.

Ma a queste nostre obiezioni, la Regione ha risposto minimizzando e ha ignorato il fatto che il reale impatto ambientale da valutare non fosse quello di una centrale alla volta, ma quello di un disegno che ne prevede molte altre e che implica, di fatto, la svendita all’industria geotermica di un territorio prezioso perché ancora caratterizzato da quello che ormai sta scomparendo per sempre, il paesaggio della campagna toscana, in senso culturale e naturalistico.

La Regione non ha voluto ascoltare i nostri appelli e le nostre informazioni sui rischi che comporta la tecnologia proposta da Magma per queste centrali, ma sia dal Comitato che da Italia Nostra, sono state presentate perizie geologiche, paesaggistiche legali, pagate, come ben sapete, di tasca propria dagli abitanti di Montecastelli.
Tutti questi documenti rimangono depositati quali testimonianza di una contrarietà che la Regione ha volontariamente rigettato per una scelta che, qualora risultasse sbagliata, potrebbe inchiodare a pesanti responsabilità.
Tutti i progetti presentati raccontano ad esempio, di perforazioni da una stessa postazione dicendo così di voler evitare l’impatto ambientale delle condotte, come se fosse davvero così facile perforare sei pozzi da una stessa postazione.
Raccontano di forniture di acqua per le perforazioni ottenute da prese provvisorie che attingeranno dal fiume Cecina o da autobotti che provengono da chissà dove, con stime ottimistiche su quanta acqua davvero dovranno attingere.
E raccontano anche di un monitoraggio della microsismicità che nel caso dovesse registrare scosse troppo forti dovute alla reiniezione totale porterebbe ad una modulazione del regime della centrale, come se davvero gli abitanti della zona potessero essere delle cavie e una centrale potesse essere fermata con facilità.
Per questi motivi ci sembra ancora utile continuare la nostra azione di controllo e informazione.

venerdì 2 luglio 2021

Sismicità indotta: quello che a Montecastelli si teme, a Strasburgo è già avvenuto


Il 26 giugno a Strasburgo viene registrata una scossa di terremoto (4.4 di magnitudo) che è l’ultima di una lunga serie; tutte sono state riconosciute ufficialmente come provocate dai test geotermici con reiniezione di acqua calda ad alta pressione nel sottosuolo.

Da dicembre è stata istituita una commissione di studio per capire come sia potuto succedere e se ne attendono i risultati. Intanto la prefettura già a dicembre ha imposto la chiusura definitiva dell’attività.

L’ultima forte scossa, sempre riconosciuta come provocata dalla geotermia, ha portato le amministrazioni della zona a concludere che ormai la fiducia in questo tipo di impianti è compromessa.

La scossa è stata percepita in modo forte e chiaro in un raggio di cinquanta chilometri, come riportato anche da France3.

La notizia è apparsa anche sul Corriere, e l’intensità della scossa è verificabile sul sito INGV . 

Dal momento che il fluido della nostra zona è mediamente molto più difficile da gestire in quanto particolarmente ricco di gas incondensabili, sarebbe opportuno fare una riflessione sui fatti di Strasburgo prima di continuare a progettare centrali a circuito binario chiuso.

26 giugno 2021
Comitato Montecastelli Viva

lunedì 21 giugno 2021

Assemblea pubblica a Montecastelli 20 Giugno 2021






Domenica 20 giugno alle 17, nei locali delle ex scuole di Montecastelli Pisano- Castelnuovo Val di Cecina, ha avuto luogo un’assemblea pubblica organizzata dal Comitato Montecastelli Viva. 

In tale occasione i membri del consiglio direttivo hanno avuto modo di comunicare ai presenti le novità dell’ultimo periodo e i punti salienti di quanto realizzato in oltre sei anni di attività; in particolare hanno riferito della rinuncia, da parte del Comune di Castelnuovo, al ricorso presso il TAR contro la deliberazione di Draghi del 24 aprile che, di fatto, permette la realizzazione della centrale geotermica di concessione regionale in zona Qualtra nei pressi di Montecastelli Pisano. 

Stante la situazione, si rende necessario reimpostare la posizione del Comitato che, da una parte, continuerà a controllare l’iter del progetto della centrale ministeriale denominata Castelnuovo (quella ancora più vicina all’abitato), dall’altra, si impegna a seguire la realizzazione di quanto già approvato (la centrale di Qualtra) con lo scopo di controllare e informare. 

La terza possibilità, cioè quella di rinunciare all’attività del comitato, viene scartata dai presenti che reputano importante fare tesoro dell’esperienza acquisita in questi anni e continuare a vigilare e proteggere il valore dell’area di Montecastelli e le sue peculiarità.

Rimane forte l’auspicio che almeno il Ministero dei beni culturali, che ha più volte manifestato fermezza contro entrambi i progetti, si opponga entro il 25 giugno (termine ultimo per il deposito del ricorso)

Chiusa l’assemblea pubblica, si è aperta quella straordinaria dei promotori per assolvere alle necessarie questioni burocratiche dell’ente (aggiornamento dello Statuto e rinnovo delle cariche). 

22 giugno 2021


Comitato Montecastelli Viva


martedì 1 giugno 2021

Qualtra dopo il sì della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dopo la deliberazione del 24 aprile 2021 del Consiglio dei Ministri, che ha confermato la pronuncia positiva di compatibilità ambientale del progetto Qualtra, il Comitato ha iniziato a lavorare per sostenere il Comune di Castelnuovo nella preparazione del ricorso presso il TAR, la cui scadenza è fissata in data 25 giugno.

Purtroppo l’amministrazione Comunale, dopo un primo periodo di verifiche interne che facevano ben sperare, ha preferito non procedere e assecondare il cambiamento di indirizzo del territorio di Montecastelli.

Il Comitato, non essendo ente autorevole per la presentazione del ricorso, prende atto con grande delusione della decisione presa.

Escluso dunque l’intervento del Comune, l’auspicio è che almeno il Ministero dei beni culturali, che ha più volte manifestato fermezza nell’opporsi a questi progetti, possa condurre anche davanti ai tribunali questa difficile battaglia per la difesa del territorio e del valore del paesaggio.


Per Montecastelli Viva il rammarico nell’apprendere la notizia non implica disimpegno futuro: se più grandi sono i rischi che il territorio corre, più vigile e urgente sarà l’azione di controllo.


31 maggio 2021


Comitato Montecastelli Viva


mercoledì 28 aprile 2021

Il sì della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Qualtra


Con deliberazione del 24 aprile 2021, il Consiglio dei Ministri davanti all’opposizione fatta dalla Soprintendenza contro la delibera con cui la Regione Toscana autorizzava la centrale Qualtra, ha deciso di riconoscere le ragioni della Regione e conferma la pronuncia positiva di compatibilità ambientale del progetto: secondo il consiglio dei ministri la centrale Qualtra può essere autorizzata dalla Regione Toscana. 

 Nuovamente gli effetti di queste decisioni prese dall’alto ricadono su chi vive il territorio che ne è interessato e su chi lo amministra. 

Come già si sapeva la battaglia sarà lunga. Il ricorso è già pronto e ci sono precedenti sentenze favorevoli a chi come noi difende l’ambiente.

L’atto è stato reso pubblico il 26 aprile e ne mettiamo a disposizione la versione integrale cliccando qui

 Comitato Montecastelli Viva

martedì 8 settembre 2020

Giunta regionale Toscana va contro parere della soprintendenza e la volontà della popolazione

COLPO DI CODA DELLA GIUNTA REGIONALE TOSCANA

La giunta regionale uscente all’ultimo momento (3 agosto) ha deliberato a favore della costruzione della centrale geotermica di Qualtra nel comune di Castelnuovo Val di Cecina. La notizia giunge improvvisa e inaspettata in considerazione anche del delicato momento, cioè alla vigilia di elezioni e in piena emergenza Covid. Con questo ultimo atto la giunta presieduta da Rossi e in assenza dell’assessore Fratoni ha dimostrato di non tenere in alcun conto le istanze della popolazione e ha espressamente ignorato il parere negativo del comune di Castelnuovo Val di Cecina e della soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio di Pisa e Livorno. Il comitato Montecastelli Viva non può non manifestare ancora una volta sdegno e amarezza per una decisione che mette in pericolo un delicato equilibrio tra industrializzazione e ambiente e che mette gli abitanti di Montecastelli in una condizione di cavie per un esperimento industriale dai dubbi risultati. Di questo infatti si tratta dal momento che la centrale di Qualtra dovrebbe sperimentare una tecnologia a circuito binario con totale reiniezione di un fluido geotermico ad alta percentuale di gas incondensabili ancora mai realizzata in zone di pregio paesaggistico e antropizzate. Confidando che il Consiglio dei Ministri comprenda l’importanza della salvaguardia di zone ancora intatte e già avviate ad uno sviluppo economico diverso da quello della coltivazione geotermica e della necessità di mantenere in condizione di sicurezza dal rischio di terremoti indotti un territorio già fragile, il Comitato si appresta a dare il suo supporto a chi può fare ricorso al tar.
Qui disponibile la Delibera_n.1087_del_03-08-2020.

Qualtra Regione contro la popolazione

Centrale di qualtra Toscana approva contro parere sopraintendenza